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Platone è certamente uno dei filosofi più conosciuti e amati dell’Occidente e probabilmente quello che seppe influenzare maggiormente la nostra cultura. Tant’è che il filosofo esistenzialista Karl Jaspers ha ritenuto che la storia della Filosofia l’abbia scritta Platone, mentre i filosofi che lo hanno succeduto hanno saputo soltanto aggiungere qualche postilla.

Anche se questa affermazione è certamente eccessiva, essa rende bene l’idea del peso storico che ebbe nei secoli (anzi nei millenni) il pensiero platonico. Vista la premessa, riuscire in questa sede a riportare nel modo che meriterebbe quelle che furono le varie influenze è un’impresa impossibile. Per questo motivo ci limiteremo in questo capitolo a rappresentare un brevissimo excursus storico del quale ripercorreremo soltanto le principali tappe.

Anche se la dedizione che Aristotele ebbe per Platone non fu la stessa di quella che ebbe Platone per Socrate, proprio come Socrate influenzò Platone, anche gli insegnamenti di Platone influenzarono in maniera consistente le teorie di Aristotele. Nonostante ciò, Aristotele seppe presto elaborare un pensiero profondamente critico nei confronti del maestro (anzi, l’indipendenza dal suo pensiero fece nascere una certa ingratitudine quasi leggendaria), tant’è che alla sua morte Aristotele abbandonò l’Accademia e formulò concezioni e teorie completamente autonome.

L’allontanamento fu dovuto a diversi motivi: innanzitutto, Aristotele, per preservare l’autonomia delle scienze che hanno, per lui, pari dignità, negò la superiorità dell’attività dialettica e la riduzione di tutte le scienze ad essa (principio cardine del pensiero platonico). Un altro punto di rottura riguarda le idee. Se per Platone esse risiedevano nel mondo sovrasensibile, trascendente e separato rispetto al nostro, per Aristotele, le idee erano invece immanenti alle sostanze, così che la natura è la sola realtà con cui l’uomo si confronta. Infine, se la pratica della filosofia in Platone ebbe finalità principalmente etiche e politiche, il fondatore del Liceo preferì intendere il suo insegnamento come attività che abbia come fine principale la conoscenza disinteressata della realtà.

L’influenza di Platone da Plotino a Cartesio

Plotino, massimo esponente del neoplatonismo, rifacendosi esplicitamente a Platone, interpreterà la filosofia platonica in chiave religiosa. Tant’è che i padri della chiesa e di conseguenza anche i filosofi cristiani del medioevo della cosiddetta “Scolastica” attinsero fedelmente al filosofo neoplatonico per edificare le fondamenta del pensiero filosofico cristiano. Tale influenza appare evidente se pensiamo che la nota distinzione nel cristianesimo tra anima immortale e corpo mortale fu inaugurata proprio da Platone. Ma anche le contrapposizioni tra il mondo dell’al di là e il mondo dell’al di qua, nonché tra l’eterno e il perituro e la svalutazione del corpo e delle passioni a favore dell’anima, hanno una derivazione platonica.

In San Tommaso il platonismo si manifestò in particolare nella filosofia della conoscenza: conoscere (e quindi raggiungere la verità) vuol dire adeguare reciprocamente l’anima (o intelletto) e l’oggetto del conoscere. Tommaso si rifece a Platone anche nella filosofia della teologia; nella Summa theologiae scrisse infatti: «Le idee, secondo il pensiero di Platone, sono considerate quali principi di conoscenza e di produzione delle cose: perciò anche l’idea come noi la poniamo nella mente di Dio riveste questo duplice carattere».

La fortuna di Platone, a tratti in competizione con quella di Aristotele, continuò nel Rinascimento che esalterà la sua figura sia in senso politico e morale che metafisico e religioso. Il platonismo fu inoltre una delle ragioni del rinnovato interesse che in questa fase storica si ebbe per la matematica e la geometria, viste come strumenti per capire il funzionamento del Cosmo e del Mondo, e per dominarlo. Proprio all’interpretazione matematica della natura e del cosmo di Platone si rifaranno i protagonisti della rivoluzione scientifica come Copernico, Keplero e Galileo.

Due dei filosofi che più presero in prestito da Platone la distinzione tra mondo intelliggibile e mondo sensibile furono Cartesio, la cui teoria principale ossia la nota distinzione tra res cogitans (la realtà psichica illimitata e consapevole) e res extensa (provvisoria, limitata e inconsapevole) sembra propriorichiamare le teorie platoniche, e Kant, nella distinzione tra mondo fenomenico e noumenico.

Il metodo dialettico in Hegel

Infine, alcuni richiami alle teorie platoniche si possono trovare anche in Hegel. Pensiamo innanzitutto all’uso del metodo dialettico, ma anche alcune speculazioni sull’unione tra spirito e natura. Il lungo itinerario compiuto dalla filosofia occidentale da Platone ad Hegel che mise al centro dell’universo la ragione umana venne bruscamente interrotto dalla comparsa in scena di Nietzsche che con la sua filosofia del martello ne decretò inesorabilmente la fine. Il “lungo errore”, così lo definì il filosofo tedesco, fu quello di aver inaugurato con Platone lo statuto della separazione tra il mondo vero (quello delle idee) e il mondo apparente (quello sensibile). Distinzione che proseguì, con l’affermazione del Cristianesimo, tra il cielo (la vera patria) e la terra (come dimora provvisoria) e poi come abbiamo detto, ancora nel ‘700, come separazione tra noumeno e fenomeno in Kant, e in Schopenhauer nel concetto del mondo come rappresentazione. Al di là del Bene e del Male, l’opera forse più rappresentativa di Nietzsche volle portare l’uomo a ripensare i valori etici e la morale proprio al di là di tale distinzione.

Insieme a Nietzsche, a destabilizzare la centralità dell’Io inaugurata da Platone fu anche la psicanalisi di Freud il quale riassunse nella sua più celebre frase: “L’io non è padrone in casa propria” tutto il suo pensiero. Il discostamento è, però, solo apparente se consideriamo che proprio la psicanalisi consista in un percorso di riappropriazione dell’Io del suo territorio a spese dell’inconscio irrazionale.

Nel ventesimo secolo, pur essendo sparito il “platonismo” come corrente di pensiero, Platone continuerà ad ispirare le correnti di pensiero più disparate. Elementi platonici si troveranno, per esempio, anche nel neokantismo e nella fenomenologia di Husserl.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone
Lezione 46: Il comunismo platonico e la ricerca della felicità
Lezione 47: Platone e i segreti sull’educazione dei governanti
Lezione 48: Le degenerazioni dello Stato secondo Platone
Lezione 49: Il pensiero di Platone sulla scienza e l’arte imitativa
Lezione 50: Platone. La retorica a servizio della dialettica
Lezione 51: Platone. La dialettica come scienza suprema delle idee
Lezione 52: Platone. Il concetto di essenza e il concetto di esistenza
Lezione 53: Come Platone si sbarazza del problema del nulla e dell’errore
Lezione 54: Il bene per Platone, fine supremo del nostro agire
Lezione 55: Platone. Lo scopo educativo delle leggi verso il bene e il giusto
Lezione 56: Platone. La religione e l’ordine cosmico

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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