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Seicento anni per la parrocchia di Ponteranica. Un anniversario festeggiato da febbraio fino settembre. Si comincia sabato 10 febbraio (ore 20.45) nella chiesa parrocchiale con una elevazione musicale del Coro dell’Immacolata. Brani di Perosi, Gambarini, Refice, Bruckner e Mozart diretti dal Maestro Ugo Piatti e accompagnati all’organo dal Maestro Fabio Nava. Già stabiliti gli altri appuntamenti. Mercoledi 21 febbraio (Sala dell’Angelo alle 20.45) relazione di Mario Abati dal titolo LE FASI COSTRUTTIVE DEGLI EDIFICI RELIGIOSI PROSPICIENTI LA PIAZZA PARROCCHIALE DI PONTERANICA. Nell’occasione verrà presentato il “touch screen” con un’articolata illustrazione della parrocchiale e delle sue opere, in italiano e in inglese, che rimarrà in chiesa a disposizione dei gruppi e dei turisti in visita. Mercoledì 14 marzo (Sala dell’Angelo alle 20.45) relazione di Pietro Donini dal titolo CONFRATERNITE E PIETA’ POPOLARE ALL’ORIGINE DELLA PARROCCHIA DI PONTERANICAMercoledì 11 aprile (Sala dell’Angelo alle 20.45) relazione di Mario Abati dal titoloLA VISIONE RELIGIOSA DI UN ARTISTA COLTO – Il Polittico di Lorenzo Lotto a Ponteranica. Sabato 17 marzo (chiesa parrocchiale alle 15) visita guidata teatrale A cura della Biblioteca comunale dal titolo LORENZO LOTTO E IL POLITTICO DI PONTERANICAMercoledì 25 e Sabato 28 aprile (chiesa parrocchiale dalle 15 alle 17) si terrà una visita guidata alla chiesa parrocchiale a cura di prof. Pietro Donini. A fine aprile una serata sarà dedicata a quella sconosciuta miniera di informazioni che è l’Archivio parrocchiale di Ponteranica che contiene notizie a partire dalla seconda metà del ‘500. Sarà l’occasione per intitolarlo all’ex parroco don Gianni Lamera il quale fece un lavoro di catalogazione approfondito e metodico fondamentale per permettere di consultarlo oggi in modo proficuo. Il prof. Orazio Bravi, Direttore Emerito della Biblioteca Civica Maj di Bergamo e il restauratore prof. Paolo Brevi presenteranno anche il lavoro di restauro effettuato in questi ultimi anni su alcuni registri seicenteschi fra i più antichi e preziosi dell’archivio. Sabato 12 maggio (chiesa parrocchiale alle 15) incontro informativo e visita guidata a cura di Marco Piccinelli e Pietro Donini dal titolo CONOSCIAMO l’ORGANO BOSSI DELLA NOSTRA CHIESASabato 29 settembre (chiesa parrocchiale alle 20.45) concerto per la festa dei 600 anni. Domenica 30 settembre conclusione dei festeggiamenti con la solenne celebrazione delle 10.30 con il vescovo monsignor Francesco Beschi e il pranzo comunitario. “Seicento anni intensi, inseriti in grandi avvenimenti e stravolgimenti storici. Seicento anni di fedeha ricordato il parroco don Sergio Scotti –  che si è tramandata di padre in figlio, un patrimonio di fede e tradizione da non sotterrare e da far fruttare, come i talenti della parabola“.


LA STORIA
Il 29 settembre 1418 è la data in cui gli abitanti di Ponteranica con un atto notarile redatto dal notaio Bartolomeo di Giovanni di Vianova chiesero al Vescovo Francesco Aregazzi di essere staccati da San Pietro in Sorisole per costituire una nuova parrocchia autonoma. Subito iniziò la costruzione della grande chiesa, impresa che costò molte fatiche e che durò a lungo se i documenti testimoniano che nel 1545 il campanile ancora non era finito. Insieme avviarono la costruzione della casa parrocchiale, del fonte battesimale, del cimitero davanti alla chiesa come si usava allora.  Due secoli prima, nel 1260, Ponteranica aveva raggiunto la sua autonomia civile, con la formazione del Comune. Fino ad allora Ponteranica era stata parte del territorio di Sorisole che, insieme a Ponteranica, Assonica e prato della Rovere erano contrade dell’antica “corte Regia del Morla” di origine longobarda. Una storia turbolenta quella che precedette la nascita della parrocchia, con i gli abitanti di Ponteranica coinvolti nelle lotte fra guelfi e ghibellini a fianco dei vicini sorisolesi, e poi nelle contese fra Milano e Venezia (che ci meritarono uno “statuto speciale” da parte di Venezia, riconoscente per la nostra fedeltà e i nostri servigi). Ponteranica deriva da Pons Larianicae, un ponte con Ranica, al tempo in cui le strade e la vita non erano a valle come oggi ma sui rilievi, dove era più facile difendere la propria autonomia e identità. E il “ponte” era l’altro fronte dei nostri confini, luogo di battaglie (nel vero senso della parola) con la gente di Nese e della valle seriana per i terreni di pascolo, ma anche di “conquiste” per cui fino al secolo scorso molte delle mogli dei ponteranichesi venivano proprio da là. Scarica la locandina dei festeggiamenti.


La locandina dei festeggiamenti




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