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Ogni giorno muoiono molte persone, e per quasi tutte la scienza medica riesce a trovare una spiegazione. Poi ci sono le morti improvvise per cui, a quanto pare, una spiegazione non c’è. Le vittime di quest’ultima tipologia sono di tutte le età, ma a emozionare soprattutto sono quelle dei giovani. E colpiscono ancor di più perché sono spesso giovani atleti, impegnati in vari sport.

Una ricerca specifica è stata avviata in Veneto, tra i medici dello sport dell’Ulss 2 e quelli dell’Università di Padova (ne ha parlato il sito web de le Scienze, al link: https://www.lescienze.it/news/2023/02/21/news/morti_improvvise_sport_studio_giovani_atleti-11395519/).

Coinvolti sono stati 22324 giovani atleti, seguiti per più anni, che si sono sottoposti a un totale di 65397 valutazioni mediche. Grazie a questo screening si è scoperto che 69 tra di loro avevano patologie cardiache, e quindi la loro attività sportiva è stata bloccata per evitare rischi. Solo in 1 caso le analisi sono state insufficienti, nel senso che non hanno riscontrato rischi fino a quando il ragazzo si è sentito male sul campo e si è dovuto intervenire col defibrillatore per salvargli la vita.

Un’altra indagine, più generalista, è stata pubblicata online da Leggo, al link: https://www.leggo.it/covid/morti_improvvise_vaccino_covid_studio_ultimissime_oggi_18_1_2023-7175752.html?refresh_ce.

Ha coinvolto per 18 mesi l’intera popolazione della provincia di Pescara. L’arco temporale di questa ricerca era successivo a quello della pandemia da Covid 19, per rispondere anche a una domanda insidiosa: il virus ha inciso sulla quantità delle morti improvvise? e, in seconda battuta, le persone vaccinate hanno avuto più o meno rischi rispetto a quelle non vaccinate? A quanto risulta, la risposta è negativa a entrambe le domande.

C’è però un aspetto della questione che inquieta un po’: tutti gli studi indicati negli articoli sono unici, quasi senza precedenti (in tutto il mondo, non soltanto in Italia) e quindi con scarse possibilità di inferenze statistiche. Di morti improvvise è piena la storia umana, ma quasi sempre se ne sono occupati gli storici o i narratori (questi ultimi, spesso, con riferimenti a storie inventate). Così non si sono raccolti database con cui fare confronti.

L’argomento è diventato significativo negli ultimi anni (qualche accenno lo ha pubblicato online Wired, al link: https://www.wired.it/article/covid-19-morti-improvvise-giovani-vaccinazioni/) tenendo conto del clima litigioso e a volta poco onesto dei tempi che stiamo vivendo. Sta di fato che ci sono persone che muoiono. E sarebbe bello sapere perché.

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Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

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