Sabato 2 settembre i luoghi sacri e gli oratori che, dall’Alta Valle Brembana fino ai comuni della provincia bergamasca, custodiscono le opere d’arte dei Baschenis tornano ad accogliere visitatori, appassionati e curiosi in occasione delle giornate “porte aperte”, tutte a ingresso libero, organizzate da Altobrembo e Le Terre dei Baschenis nell’ambito del progetto “Lungo le vie della cultura”, con il contributo di Regione Lombardia e Provincia di Bergamo e in collaborazione con il Touring Club Italiano – sezione di Bergamo. Appuntamenti preziosi, ai quali si aggiungono due nuove occasioni per conoscere meglio il legame culturale intessuto dai Baschenis attraverso la loro attività artistica itinerante, una conferenza e una mostra fotografica.
Il percorso iniziato a maggio sulle orme dei Baschenis prosegue tutti i sabati pomeriggio di settembre e ottobre, con le giornate “Porte aperte sull’arte dei Baschenis”: un calendario di aperture di alcuni tra i più importanti edifici religiosi dove sono conservate le opere dei frescanti brembani con accoglienza a cura dei volontari del Touring Club Italiano – sezione di Bergamo, coordinati da Stefano Ferrari, e dai volontari di Associazione Promo Urgnano, Polo Culturale Mercatorum e Priula, Associazione Culturale Santo Spirito di Casnigo e Associazione Amici di San Bernardino.Apriranno al pubblico, in via eccezionale, chiese, oratori, monasteri e santuari situati nei comuni di Urgnano, Bretto (Camerata Cornello), Martinengo, Astino, Forcella di Bordogna (Roncobello), Leffe, Casnigo, Fontanella (Sotto il Monte), Roncola San Bernardo e Lallio.
A chiusura delle giornate “porte aperte”, sabato 28 ottobre alle ore 18, presso l’oratorio di San Bernardino a Lallio, la conferenza a ingresso libero “Oltre i Baschenis. Gli affreschi nell’Oratorio di San Bernardino a Lallio tra conferme e novità” a cura di Giovanni Valagussa, storico dell’arte e curatore della guida “I PITTORI BASCHENIS. Itinerari Bergamaschi”, in collaborazione con l’Associazione Amici di San Bernardino.
Ulteriore opportunità per avvicinarsi all’arte dei frescanti brembani, la mostra fotografica “I Baschenis de’ Averaria”, esposizione di pannelli fotografici che riproducono una selezione delle loro opere più significative, che si terrà dal 4 al 24 novembre presso il Museo del Territorio di Verdello – La Fabbrica del Viale. La presentazione avrà luogo venerdì 3 novembre alle ore 18.30 con lo storico dell’arte Giovanni Valagussa. La mostra, a cura di Ugo Manzoni, è il risultato del lavoro di ricerca e studio portato avanti dal Gruppo Culturale di Santa Brigida.
Il programma completo di giorni, orari e informazioni sulle iniziative è consultabile sul sito https://www.leterredeibaschenis.it/. Per saperne di più è possibile contattare l’associazione Altobrembo: Tel +39 348 1842781 – [email protected].
I COMUNI DI ALTOBREMBO E LE REALTÀ COINVOLTE NEL PROGETTO “LUNGO LE VIE DELLA CULTURA”
Gli 11 Comuni di Altobrembo sono: Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida, Valtorta.
Le altre realtà a fianco dell’Associazione Altobrembo e del gruppo “Le Terre dei Baschenis” sono: Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi”; Associazione Amici dell’Accademia Carrara; Palazzo Moroni – FAI Fondo Ambiente Italiano; Mulino di Baresi – FAI Fondo Ambiente Italiano; Associazione Maurizio Gervasoni; Museo d’arte sacra “San Martino”; Fondazione Lemine; Touring Club Bergamo; Diocesi di Bergamo; Parrocchie dei comuni di Altobrembo.
IL SOSTEGNO DELLE FONDAZIONI DI COMUNITÀ ALL’INIZIATIVA
Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana. Le tre Fondazioni, partner istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo.
Di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono ‘sponsor’ di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento