Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori sogna una città libera dal riscaldamento domestico a gasolio. Per conseguire tale obiettivo l’amministrazione comunale ripropone il bando per la rottamazione delle caldaie a gasolio nelle case dei bergamaschi. Nei prossimi giorni sarà pubblicato sul sito del Comune di Bergamo. Il bando permette di accedere a contributi per tutti coloro che decideranno per la rottamazione delle caldaie a gasolio.
Un provvedimento pensato per liberare la città dal gasolio. Questo permetterà di migliorare la qualità dell’aria. Attualmente, in città sono 142 gli impianti attivi e rappresentano lo 0,37% del totale, pari a 38 mila. Una statistica ridotta del 24% rispetto a due anni fa. Il tutto grazie ai contributi elargiti dall’Amministrazione per la rottamazione delle caldaie a gasolio.
«La rottamazione delle caldaie a gasolio, con sistema a metano o allacciamento al teleriscaldamento, – spiega Stefano Zenoni, Assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo – può consentire una riduzione del 50% delle emissioni di Pm10. E’ un tema fondamentale per la nostra città e che non va mai in quarantena». Per sostenere la rottamazione delle caldaie a gasolio, Palazzo Frizzoni metterà in campo contributi per 140.000 euro.
Il nuovo bando il Comune prevede una novità sostanziale. Infatti, estende la possibilità di contributo anche agli impianti termici esistenti alimentati a gasolio aventi potenza termica inferiore ai 35 kW e superiore ai 5 kW: in questo l’Amministrazione è convinta di poter coinvolgere più soggetti rispetto agli anni precedenti, quando a beneficiare del contributo erano solamente le caldaie più grandi. “Nell’anno dell’eco-bonus al 110% – continua Zenoni – per chi fa compiere il salto energetico di due classi al proprio edificio, questi contributi consentono anche a chi intende svolgere interventi specifici sulla sola caldaia di avere un supporto economico dalla Pubblica Amministrazione.”
Nella guerra dichiarata agli impianti di riscaldamento a gasolio Bergamo “copia” Milano. Infatti, nella città meneghina il divieto completo sarà infatti attivato il primo giorno di ottobre del 2023. Ai milanesi resta poco più di 3 anni per mettersi in regola. Il pacchetto di provvedimenti del comune prevede però anche degli incentivi per la rottamazione caldaia vecchia.