La location del torneo di scacchi a Bratto della Presolana dal 22 al 30 agosto non mi piace. Perdonatemi la franchezza, ma credo di raccogliere il disappunto di molti affezionati scacchisti che attendono con trepidazione l’appuntamento agostano. Con il tutto il prestigio che riconosco all’Hotel Milano Alpen Resort (quattro stelle tutte meritate) non è adatto per disputare un torneo tra i più gettonati del panorama scacchistico italiano. Va benissimo come luogo di vitto e alloggio dei campioni in gara e di quanti possono permetteselo a spese proprie (certamente non io), ma disporre in sale separate i tornei previsti è scacchisticamente deludente. Chi lo fa antepone al piacere degli scacchi altri interessi. Qualche anno fa si giocava alla palestra comunale (ampia, dotata di parcheggio, con i bagni vicini e non due piani sotto come all’Hotel Milano, con un servizio bar/pizzeria dignitoso e un ristorante vicino, Il Casolare, niente male seppur pressante nell’offerta dei dolci casalinghi) che permetteva a un semplice amatore in gara di prendersi qualche secondo di relax agonistico per osservare i big in gara. Era una soddisfazione, un piacere, un incoraggiamento.
Non conosco i motivi per i quali si è abbandonata la palestra (immagino economici) anche se ritengo che sia stata una superficialità organizzativa, peraltro unica, se consideriamo l’ampio ventaglio di opportunità collaterali al torneo come per esempio, le belle lezioni mattutine tenute dai campioni in gara, quelle sì perfette all’Hotel Milano. Va dato atto alla Scacchistica Milanese dell’alacre lavoro compiuto per stimolare la partecipazione a Bratto e renderlo un bel torneo (scarica il bando), ma purtroppo la scelta della location agonistica non mi appaga per niente. Che forse i GM sono in fastidio a scendere in bus alla palestra invece di attraversare la strada? Che ci sia piegati a maggiori profferte private sacrificando per questo una performante location? Che non si siano tentate in tempo tutte le strade per fare di un buon torneo un ottimo torneo? Lo sapremo quando chi di dovere aprirà gli archivi. Il futuro di ScaccoBratto poggia sulla speranza di ritornare alla palestra. In fondo il costo dell’iscrizione, non banale, potrebbe darcene diritto.
Che Bratto sia in un crescente declino è un fatto. Che l’organizzazione sia eccellente (eventi collaterali ) è altrettanto un fatto. FORSE nel dover sottostare a imposizioni economiche e/o della Federazione c’è un problema. Faccio un esempio : l’ arbitro che in nel torneo internazionale si porta il cane sul lavoro. Magari mi sbaglio ma credo (amore per gli animali a parte) che anche al semilampo della parrocchia il Curato avrebbe da meravigliarsi .
Caro “collega scacchista” non ti conosco ma condivido in pieno il tuo intervento! Giocare nella palestra ti dà il senso del torneo i ternazionale, giocare nelle sale dell’Hotel Milano ti dà una dimensione da torneo regionale! Spero che venga ripristinata la location della palestra!