Le fonti Boccabò, Madonnina bassa e Ronchetto, che alimentano il bacino idrico “Calabria” del territorio di Serina, sono state chiuse nei giorni scorsi per una contaminazione batteriologica.
La conferma arriva dall’area “Igiene degli alimenti e sicurezza nutrizionale” dell’Ats di Bergamo. Le segnalazioni sul cattivo stato dell’acqua (torbida e maleodorante) hanno allertato sia l’Agenzia di Tutela della Salute che l’Amministrazione comunale le quali si sono subito mosse per verificare la situazione con il gestore del sistema di erogazione idrica locale. Le analisi hanno mostrato che la fonte Boccabò di Serina è fuori parametro per quanto riguarda la presenza di batteri mentre le fonti Madonnina bassa e Ronchetto presentano valori anomali. Un’evidenza che ha portato il sindaco Giovanni Fattori ha escludere tempestivamente le tre fonti di alimentazione del bacino di raccolta idrica. “E’ la prima cosa che è stata fatta – precisa Fattori – per scongiurare disagi alla popolazione e garantirne la salute. Comunque voglio tranquillizzare i miei cittadini sulla potabilità dell’acqua. I test al bacino di raccolta e alle utenze (prese a campione) confermano che l’acqua che esce dai rubinetti può essere usata in tutta tranquillità. Pertanto non c’è stato bisogno di nessuna ordinanza che ne impedisse l’uso. Non c’è assoluta presenza di batteri”.
Nonostante la chiusura delle tre fonti il bacino Calabria (che insieme ad altri sette garantisce l’acqua sul territorio) continuerà a funzionare grazie al tubo di alimentazione che sopraggiunge dal bacino Pineta. Nei prossimi giorni l’Ats nonchè l’Ufficio tecnico del Comune, in sinergia con la Polizia Locale, controlleranno eventuali problemi di infiltrazione di materiale organico (probabilmente letame di aziende agricole) nelle fonti ora chiuse. “Un caso analogo – riprende Fattori – era successo una ventina di anni, sempre nella zona della fonte Boccabò, quando del letame aveva contaminato l’acqua. Sarà un mio preciso impegno accertare eventuali anomalie e porvi rimedio ognuno secondo le proprie responsabilità”. (Bruno Silini)
[mc4wp_form]