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Quello che sorprende del Meeting di Rimini è la freschezza creativa che accompagna ogni edizione. Freschezza che il Covid non ha diminuito, anzi ha accresciuto. La 42esima edizione della kermesse riminese (20-25 agosto 2021) è stata presentata sabato 16 maggio al Centro Congressi di Bergamo, in contemporanea ad altre cento città in Italia e all’estero, alla presenza di onorevoli, consiglieri regionali, sindaci dei comuni e rappresentanti della Curia e del mondo imprenditoriale bergamasco. Una novità chiamata «Meet the Meeting – Verso il Meeting 2021».

Al Centro Congressi in collegamento con Rimini Emmanuele Forlani (Direttore generale Meeting) ha anticipato le novità sostanziali dell’appuntamento. Soprattutto ha evidenziato come il titolo dell’edizione (Il coraggio di dire io) è tratta dal Diario del filosofo danese Søren Kierkegaard. Un’espressione che testimonia l’amore verso se stessi, un io che si apre al tu e al noi, esigenza esistenziale per vivere più intensamente la vita con responsabilità e creatività. Senza la consapevolezza dell’Io c’è solitudine, l’assenza di significato.

Chi sceglierà di andare a Meeting avrà la possibilità di visitare una mostra dedicata a Tolkien, un’esposizione incentrata sulla figura di Pasolini, un concerto inaugurale di Uto Ughi, un percorso formativo che prende spunto da Dante, i talk su argomenti di stretta attualità come la crisi dei corpi intermedi e il lavoro che verrà. Ricchi di spunti interpretativi della realtà gli interventi di Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà) e Bernhard Scholz (Presidente Fondazione Meeting) 

Ad assistere all’anteprima del Meeting al Centro Congressi di Bergamo erano presenti Teresa Mazzotta, direttore della Casa Circondariale di Bergamo, e Davide Maffioletti, insegnante di Educazione fisica in una scuola media. Mazzotta nel suo intervento ha ricordato la figura di don Fausto Resmini, “l’amato cappellano”, morto di Covid nella notte tra il 22 e il 23 marzo 2020. L’anteprima si è conclusa con una bella performance del musicista Federico Mecozzi dal titolo Breeze.

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