É previsto per mercoledì 28 ottobre, dalle ore 11.30 alle 12.30 una manifestazione di protesta dei ristoratori sul Sentierone a Bergamo. Una manifestazione silenziosa, in cui cinquanta imprenditori, vestiti di nero, saranno seduti per terra, incrociando le gambe distanziati l’uno dall’altro di un metro e poseranno a terra tovaglie con 6 postazioni, ciascuna con piatto, posate, cristallerie messe a testa in giù.
Ascom in collaborazione con Fipe organizza la manifestazione di protesta #siamoaterra
“per ricordare il valore economico e sociale del settore e chiedere alla politica un aiuto per non morire” perché “la situazione è gravissima per il settore dei pubblici esercizi e della ristorazione, tale da richiedere un’iniziativa forte”.
Un settore fortemente preoccupato per il proprio futuro che preannuncia scenari allarmanti: il rischio è quello di un crollo verticale per le conseguenze post-pandemia con previsioni per i prossimi mesi che sono ancora più negative se si pensa alle ultime misure restrittive adottate dal Governo con il dpcm del 18 ottobre.
“L’iniziativa coinvolge oltre alla nostra provincia (epicentro iniziale della pandemia) altre 10 città italiane capoluoghi di regione: Firenze, Milano, Roma, Verona, Trento, Torino, Bologna, Napoli, Cagliari, Catanzaro. Obiettivo: ricordare i valori economici e sociali della categoria, che occupa oltre un milione e duecentomila addetti e chiedere alla politica di intervenire in maniera decisa e concreta per salvaguardare un tessuto di 340mila imprese che prima del Covid19, nel nostro paese generava un fatturato di oltre 90 miliardi di euro ogni anno”.
“Non ci saranno slogan, urla, canti o bandire così come è nello stile di Ascom e di Fipe, ma si canterà insieme solo l’inno d’Italia”.
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