Due domeniche a parlare di social e dell’uso consapevole delle tecnologie ai genitori di ragazze e ragazzi che si preparano alla Prima Comunione e alla Cresima. Due appuntamenti organizzati dalla parrocchia di Paladina: il 25 novembre e il 2 dicembre prossimi. All’iniziativa, promossa dal parroco don Vittorio Rossi, parteciperà Roberto Alborghetti, giornalista ed autore del libro “Social o dis-social?”. Una pubblicazione che propone alla riflessione di studenti e genitori il tema dell’utilizzo responsabile dei dispositivi digitali e di come la tecnologia debba essere considerata una grande opportunità e non come un’esperienza che può ostacolare il benessere personale. Gli incontri si terranno presso il salone dell’Oratorio Don Seghezzi alle ore 15. Il primo appuntamento (25 novembre) è rivolto a mamme e papà i cui figli si stanno preparando alla Prima Comunione; il secondo incontro (2 dicembre) interesserà i genitori di quanti sono prossimi alla Cresima. Non è una idea fuori luogo quella di parlare apertamente alle famiglie sulle problematiche dei nativi digitali, proprio per il fatto che la celebrazione di due importanti sacramenti coincide con un gesto ormai generalizzato: quello di consegnare, come dono, il primo smartphone (Prima Comunione) o un modello più aggiornato (Cresima). Al centro del dibattito saranno sviluppate analisi e riflessioni che riguardano il ruolo dei “genitori al tempo di Internet”. Non nuovo a testi che riguardano il rapporto tra le nuove generazioni e l’uso responsabile degli strumenti informatici e di Internet, Roberto Alborghetti ha ricominciato nelle scorse settimane un lungo giro tra varie città italiane, incontrando studenti, docenti e genitori sulle tematiche suggerite da “Social o dis-social?”, pubblicato da Funtasy Editrice.
Il libro presenta una riflessione introduttiva del prof. Mario Morcellini, commissario nazionale AGCOM. Pagine che vogliono essere un’accattivante guida per accompagnare gli “under 14″(e non solo) nella navigazione dell’web. Illustrato graficamente da Eleonora Moretti e stampato con il carattere Easy Reading – che facilità la leggibilità nei soggetti che vivono forme di dislessia, fenomeno che studi e ricerche collegano anche alla fruizione incontrollata del digitale già dalla tenera età – “Social o dis-social” risponde in modo concreto all’esigenza di informazione e formazione sulle tematiche dell’uso della tecnologia digitale. Infatti, si leva insistente da molti genitori il grido d’allarme che riguarda i figli eternamente iper connessi sugli schermi di smartphone, tablet e play station, preda di chat e videogiochi che rubano sempre più tempi e spazi. Un’attrazione fatale che, appunto, comincia dai primi anni di vita e si consolida col passare degli anni, sino a diventare una vera dipendenza. Numerosi sono ormai i moniti provenienti dal campo medico, scientifico e pedagogico. Crescono con la voracità esponenziale del tempo trascorso sui social. Anche Tim Cook, il gran capo di Apple, e Tim Berners Lee, “padre fondatore” della Rete, parlano di overdose da connessione. Vi è dunque la necessità di fornire ai più giovani, e ai genitori, elementi e strumenti di lettura della realtà per capire se il web ci stia effettivamente rendendo più “dis-social” che “social”. Come appunto suggerisce il titolo del libro che, per la prima volta in Bergamasca, sarà al centro dei due pomeriggi domenicali a Paladina.