In tempi come questi c’è chi prova a ripartire, a guardare oltre, a dare una spinta propulsiva al sistema. Ci prova il gruppo Fca con una proposta molto interessante, ma anche un po’ rischiosa verso i suoi clienti, che da qualche giorno padroneggia sul web.
Dato il crollo verticale del mercato dell’auto per i motivi di cui tutti sappiamo, la multinazionale del vecchio marchio Fiat intende dare una scossa al mercato della ripartenza con una soluzione molto alternativa: ossia sconti tra il 20% e il 30% sul listino del nuovo e pagamento da luglio 2021. Sia chiaro: Tan e Taeg delle rate non sono proprio bassi, ma con uno sconto iniziale fra i 3 e i 6 mila euro è ben ammortizzato nel tempo. Inoltre, c’è la possibilità di ritirare subito l’auto e iniziare a pagare a crisi Covid-19 esaurita (si spera). E’ una opportunità molto allettante per i molti che si trovano in una situazione lavorativa in standby.
Certo oltre ai pro ci sono dei contro. Fare un contratto di acquisto ora di tale portata nel tempo con una situazione lavorativa futura con molte incognite è un rischio, ma è sempre stato il mantra di ogni imprenditore o uomo d’affari in generale. Chi aspetta il corso degli eventi senza fare nulla di diverso per contrastare delle difficoltà improvvise di qualsiasi natura non si può aspettare miglioramenti. Può solo aspettare e pregare. Chi invece prova ad assumersi la responsabilità di cambiare rotta, anche con scelte coraggiose arriverà prima di altri a godere di frutti e benefici della cosa. Ne dovrebbero prendere esempio la politica nazionale e locale che non riesce ad andare oltre il solito gioco dello scaricabarile.
Da settimana ormai si sente dire la frase: “… i medici dicono…aspettiamo il parere degli esperti… ma i Burioni & company cosa suggeriscono“. Nessun rischio, nessuna assunzione di responsabilità. Nel privato certi stipendi e certi livelli di responsabilità corrispondono a dei rischi che spesso mettono in gioco il posto di lavoro. Succede pure nelle famiglie di reddito medio basso con scelte su mutui, università dei figli, cambio auto. Ma ai politici italiani di tutti i livelli il rischio non piace. Come ha fatto Pilato di questi tempi molti anni fa se ne lavano le mani passando la giustificazione delle scelte ad altri per avere, a emergenza finita, l’alibi per potersi ripresentare. Quello, invece, di cui sono maestri e tagliare nastri con selfie incorporato da mettere in Facebook e mandare ai giornali accompagnato dal solito comunicato agiografico.