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Colpo di scena ad Almè a pochi mesi dalla scadenza elettorale con la quale i cittadini saranno chiamati a riconfermare il sindaco uscente, Luciano Cornago, oppure a decretare un cambiamento di rotta.


candidato sindaco AlmèI consiglieri di minoranza Pasquale Gilio e Marco Zambelli hanno deciso di chiudere con la Lega Nord partecipando d’ora in poi ai Consigli comunali, fino al termine del mandato amministrativo, “in qualità di consiglieri indipendenti senza nessun vincolo di appartenenza a nessun partito”. Un fulmine a ciel sereno nella vita politica del paese. Tra i “dissidenti” del Carroccio locale figura anche l’ex sindaco Giovanni Pedrali che, dopo il 1997, raccolse il testimone del primo sindaco leghista del paese, l’ex parlamentare Sergio Rossi. La spaccatura in casa della Lega è da ricercarsi sulla scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative.

Abbiamo abbandonato il gruppo leghista insieme ad altri militanti e tesserati – precisa Gilio –  in quanto non condividiamo le imposizioni dall’alto del segretario della circoscrizione 23 (Val Brembana), Alex Galizzi, con la sudditanza del segretario di sezione, Massimiliamo Carrara, in merito alla scelta di Massimo Bandera come candidato sindaco”. “Infatti i militanti della sezione – continua il consigliere Gilio – in due diverse votazioni, all’unanimità, avevano, già da tempo, individuato come candidato sindaco, una persona appartenente alla società civile, capace di raccogliere il consenso anche di altri settori dell’elettorato, esterna ai giochi di partito. Una scelta contestata e rigettata da Galizzi poiché la persona individuata non era un militante, e magari, in caso di necessità, non avrebbe garantito la linea del movimento su alcuni temi, a partire da immigrazione e profughi”.

Dal canto suo Galizzi afferma che il lavoro della Lega Nord di Almè continua con lo stesso entusiasmo e buona volontà di sempre. “Non ho imposto nessun candidato, ho solo consigliato qualche nome come era mio dovere fare. Non parlerei comunque di spaccatura bensì di persone che hanno presentato le loro dimissioni in segreteria provinciale”. “Ritengo – conclude Galizzi – che la Lega abbia ottimi candidati. Per il momento siamo concentrati su due nomi: uno è Massimo Bandera (già assessore di Franco Tentorio a Bergamo, l’altro è Ferdinando Stacchetti (attualmente nel Consiglio di gestione del Parco dei Colli”.

I fuoriusciti non escludono a priori una loro ricandidatura con la costituzione una lista civica, “dal momento che certamente sono presenti un consistente numero di voti in libertà, anche se per ora è prematuro sbilanciarsi”. “Ogni decisione – conclude Gilio – verrà assunta a mente fredda, una volta smaltita l’arrabbiatura e la delusione per come siamo stati trattati dai vertici del partito. I cittadini dovranno scegliere tra noi, il sindaco uscente, la Lega Nord che si sta alleando con l’attuale opposizione di Valter Fumagalli e la probabile discesa in campo dell’ex assessore Patrizia Gamba”. (Bruno Silini)


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