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Il 10 ottobre è stata la Giornata Mondiale della salute mentale. Quella della difesa della salute mentale è una delle battaglie di cui tutti i partiti dovrebbero farsi maggiormente carico, specialmente ora che ci troviamo nel momento del post-pandemia dove tantissimi giovani in seguito ai vari lockdown degli scorsi anni hanno riportato disagi sotto il punto di vista psicologico.

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha deliberato all’unanimità la proposta dello psicologo delle cure primarie. E’ un inizio, anche se occorre dare gambe alla risoluzione per fare in modo che di questo tema la politica se ne occupi sempre. Lo Psicologo delle cure primarie sarà un professionista regolarmente iscritto all’Ordine, non potrà essere già un dipendente a tempo indeterminato del SSR o SSN, sarà inserito a tempo pieno nei distretti territoriali e all’interno di tutte le Case della Comunità per l’attività di assistenza psicologica primaria e lavorerà in collaborazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali.

Della questione si è interessato Luca Montanelli, Consigliere Comunale di Stezzano. “Faccio una riflessione sulla mia città – precisa – e mi chiedo, da amministratore locale, cosa si potrebbe fare. In Comune l’Amministrazione ha deciso, ormai da tempo, di aprire lo Sportello “Chiedilo al Notaio”. Ecco, credo sarebbe più utile uno Sportello “Parlane con lo Psicologo”, mettendo a disposizione di tutti i cittadini che ne facciano richiesta un professionista che possa aiutare chi ha bisogno sotto il punto di vista della salute mentale. Ricordo anche a tutti i giovani, ma non solo, che chiedere l’aiuto di un professionista e andare dallo psicologo non è sintomo di “debolezza”, ma di forza. Non è semplice chiedere aiuto ma può davvero cambiare la vita di una persona in meglio“.

Sulla possibilità che la sua idea possa diventare una mozione all’ordine del giorno in Consiglio comunale, Montanelli è molto chiaro: “Ogni mozione che presentiamo ci viene di consueto bocciata. Quindi anche questa temo farebbe la stessa fine. Nel prossimo Consiglio comunale si discuterà la mia mozione sul reddito di civicità. Se bocciano anche quella significa che non vogliono dialogare a prescindere con le forze politiche di opposizione e perciò presentare una mozione sullo sportello psicologico avrebbe poco senso perché farebbe la stessa fine di tutte quelle che ho presentato finora. Porterò invece la discussione nella prossima seduta della Commissione Servizi Sociali di cui sono membro, sperando che la Presidente la condividi e decida di portarla avanti insieme alla minoranza“.

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