Chiamati in causa direttamente dal Trio Medusa torniamo sull’articolo precedente che parlava dell’evento musicale al Gewiss Stadium nell’estate 2021 su iniziativa di Elio delle Storie Tese, del Cesvi e del comune di Bergamo (titolo: Bergamo #Insiemeperlamusica ma… fuori gli “sfigati” no pop e no rock). Previa raccolta fondi destinata alle band in difficoltà causa covid. Sorvoliamo sulle accuse di non saper fare giornalismo, di fare solo polemica e persino di essere sgrammaticati (ahimè nessuno è perfetto) ma rispondiamo nel merito. Invitati espressamente a: 1) leggere il bando e 2) essere lo stesso aperto a tutti i musicisti.
Anzitutto ci permettiamo di osservare che fare giornalismo significa fare informazione ma anche “analizzare” l’informazione. Anche dopo avere attentamente riletto il bando (link per scaricarlo) confermiamo esattamente quanto scritto in precedenza. Il bando parla esplicitamente di band (ripetendo il termine per oltre 10 volte). Mai compare la dicitura “rivolto a tutti i musicisti“. Men che meno si parla di musicisti appartenenti ad altre categorie che era, in fondo, l’oggetto della nostra analisi (sulla notizia dell’evento musicale targato Elio e company). Se questo è fare polemica o, peggio, cattivo giornalismo lo lasciamo al giudizio dei lettori. E ancor di più al giudizio dei musicisti (maggioranza) esclusi.
Perché un conto è il musicista (nella gran parte dei casi dilettante) componente di una band. Un conto un professionista della musica che suona in un’orchestra, in un quartetto ecc. ecc. che niente hanno a che vedere con le band e che (purtroppo per loro) lavorano anche molto meno delle band perché sappiamo bene che il pubblico delle orchestre, dei quartetti ecc. ecc. è piuttosto inferiore come numero; inoltre i musicisti classici incontrano meno occasioni (sia all’aperto che nei locali) di esibizione e di lavoro.