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Niente mascherine a scuola dai 6 anni un su solo se viene rispettato il distanziamento di un metro. “La mascherinaprecisa il Comitato Tecnico Scientificopuò essere rimossa in condizioni di staticità con il rispetto della distanza e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto)“.

Anche se, in caso di recrudescenza dell’epidemia o in casi particolari, le singole scuole potranno adottare provvedimenti che ne impongano l’uso. Mascherina obbligatoria, invece, all’entrata, all’uscita e negli spostamenti interni al plesso scolastico. Infine, le classi saranno arieggiate di continuo e con 37 e mezzo di febbre si sta a casa con la misurazione delle temperatura corporea a carico delle famiglie. Quindi niente termoscanner all’ingresso.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico la capienza dei bus sale all’80% “prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti”. Per non lasciare a piedi il restante 20% nella legge di Bilancio il governo si impegna a stanziare 200 milioni per le Regioni e 150 per Comuni e Province. Capienza a pieno carico invece per gli scuolabus con tragitti sotto i quindici minuti. Distanziamento di un metro, e quindi posti ridotti, sul resto dei bus e sui treni regionali in attesa che arrivino i plexiglass a separare studenti e passeggeri.

Le scuole devono dotarsi di un piano B fatto di “lezioni online” soprattutto per “gli studenti fragili” e gli “educatori vulnerabili“. Questo ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza, aggiungendo: “Realistico pianificare la didattica a distanza per integrare l’apprendimento nel prossimo anno scolastico“.

Nel frattempo la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha scritto agli insegnanti: “Sarà un anno duro. La preoccupazione è comprensibile: lo dico senza alcun trionfalismo, ma con soddisfazione. Dati alla mano, nessuno in Europa si è impegnato così tanto come noi”.

fonte Corriere della Sera, 1/9/2020

 

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