L’obiettivo era di coprire la distanza da Barcellona a Villa d’Almè in 60 ore, senza mai scendere dalla bicicletta. Yuri Giupponi di Zogno, operaio di 24 anni, ha superato sé stesso chiudendo la performance in 51 ore: nove in meno del previsto.
In partenza dal Montjuïc
Una no-stop di 1120 chilometri, alla media di 25 Km/h, dal capoluogo della Catalogna alle porte della Valle Brembana che ha il sapore di un’impresa. La sfida a macinare chilometri contro il tempo è scattata la mattina del 30 giugno sul promontorio del Montjuïc dove nel 1973 Felice Gimondi vinse il mondiale su strada. Poi il giovane ciclista ha attraversato Spagna e Francia fino a giungere al confine italiano a quasi 2800 metri di quota, sul temibile colle dell’Agnello. Da lì ha percorso ancora 400 chilometri fino ad arrivare, il 2 luglio alle 11.30, al salone espositivo della Brember Valley di Villa D’almè dove era stato fissato l’arrivo.
L’euforia alla Notte Bianca di Zogno
E poi i festeggiamenti serali alla Notte Bianca di Zogno. Il sindaco Giuliano Ghisalberti ha consegnato una targa onorifica al suo concittadino. Il tutto postato in tempo reale su Facebook alla pagina “Testa, Cuore, Gambe”. “E’ andata bene – racconta Giupponi – meglio di quanto pensassi. Rispetto alla precedente sfida Parigi-Bergamo ho migliorato fisicamente e mentalmente. Il valore aggiunto è stato un team affiatato che mi seguiva a ruota a bordo di un camper”. Altro punto di forza è stato curare l’alimentazione durante la gara. “Il massaggiatore Demetrio Ricci mi suggeriva in maniera ottimale cosa mangiare: pasta ogni otto ore cucinata da Alessandro Gotti e barrette energetiche ogni mezz’ora nonché gli apporti in borraccia di sali minerali e maltodestrine”.
Soste solo per mangiare
Le uniche soste che si è concesso Yuri Giupponi durante il percorso sono state di carattere fisiologico e, appunto, per mangiare. Il resto in sella senza mai dormire. “Un ringraziamento particolare – conclude il giovane – va all’organizzazione dell’evento opera di Andrea Fustinoni, al sostegno di Palmiro Lionello Rocca e a Giovanni Ferrari abilissimo ad immortalare i momenti salienti del percorso con il suo obiettivo”. Ora Yuri pensa a riposare e a recuperare le energie spese durante il percorso. Anche se ammente di non aver vissuto particolari momenti di crisi. “Lo sforzo era ponderato e l’idea era di arrivare il prima possibile all’arrivo e salutare i tanti amici che hanno tifato per me”.