E’ attesa per domani, 27 gennaio 2021, la decisione del Comitato olimpico internazionale (CIO) in merito a una possibile sanzione all’Italia per aver violato la Carta olimpica. Infatti il regolamento del Cio vieta espressamente che un Comitato Olimpico nazionale si configuri come emanazione del governo come è accaduto al Coni dopo ‘approvazione della riforma dello sport approvata in dal primo governo Conte – sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega. Il Presidente del Coni Giovanni Malagò chiede un provvedimento tampone che renda il Coni indipendente. Se la sospensione del Coni si concretizzasse si aprirebbe per il mondo dello sport italiano uno scenario davvero drammatico. In concreto gli atleti azzurri andrebbero a gareggiare senza bandiera e senza inno alle Olimpiadi di Tokyo.
Apparentemente questa situazione e le relative conseguenze connesse potrebbero apparire come “mere questioni tecniche” ma, se ci pensiamo bene, non è così e per capire fino in fondo il contraccolpo sugli atleti di questa possibile decisione del Comitato olimpico internazionale abbiamo sentito Maurizia Cacciatori vera icona dello sport italiano ed oggi, anche, brillante speaker motivazionale:
- Che cosa vuol dire, nella sua esperienza, rappresentare l’Italia ai giochi olimpici?
- Il vincere una competizione, se fatta in rappresentanza del proprio paese, quali ricordi ed emozioni lascia che accompagnano per tutta la vita?
- Essendo anche mamma le chiediamo: qual è il valore che ha appreso dallo sport che più cerca di trasmettere ai suoi figli?Ecco i suoi due vocali di risposta di Maurizia Cacciatori:
Dalle risposte fornite ci sembra evidente di come, soprattutto in questo momento storico, la partecipazione ai giochi olimpici, in rappresentanza del proprio paese, possa avere un profondo valore umano e motivazionale per tutti. Pertanto ci auguriamo che le istituzioni italiane possano presto porre rimedio al fine di evitare questo scenario cosi nefasto perché gareggiare senza inno e bandiera sarebbe come condannare i nostri atleti ad essere “denudati” di qualcosa di molto prezioso che hanno sudato per ottenere: la maglia azzurra in qualsiasi forma venga indossata durante le competizioni.
NOTA BENE
INTERVISTA RILASCIATA POCHE ORE PRIMA CHE IL GOVERNO FIRMASSE IL DECRETO LEGGE PER L’AUTONOMIA DEL CONI. Ora l’ultima parola spetta al Parlamento per la legge di conversione.