L’annuale edizione di BAF Bergamo Arte Fiera, svoltasi nel week end al Polo Fieristico di Via Lunga a Bergamo, ha riscosso un grande successo di pubblico, con migliaia di visitatori nella tre giorni di kermesse con 100 gallerie d’arte presenti. Il mercato dell’arte, nonostante i dati negativi del 2024, pare essere ancora più che vivo e questa prima Fiera settoriale del 2025 lancia un messaggio più che positivo. L’arte cattura sempre, per fortuna, l’interesse della gente, anche dei più giovani. A spiccare, tra i colorati stand della BAF è stata la Galleria Art Events Mazzoleni di Bergamo, gestita dall’ex arbitro Mario Mazzoleni. Il suo stand, tra i più grandi, è stato unanimemente giudicato il migliore per la qualità delle opere e degli artisti presentati.
“Da sempre puntiamo sui nomi nuovi del panorama contemporaneo – sottolinea Mazzoleni –evitando gli storicizzati e gli artisti popolari, ed è questo che ci premia, offrendo ai visitatori una gamma di opere fresche, nuove, dinamiche e con un prezzo alla portata. Facile presentare artisti che hanno tutti, la difficoltà ma anche la grande soddisfazione sta nel riscuotere successo con giovani volti scovati qua e là per la penisola, talentuosi e smaniosi di emergere, capaci di attirare l’attenzione del fruitore con opere uniche nel suo genere, belle ed accattivanti”.
Grande successo per Vitaliano Marchetto, scultore e pittore ligure, ma anche per Silvano Cei e gli altri artisti della scuderia Mazzoleni. “A Bergamo – contina Mazzoleni – ho proposto anche dei bergamaschi, come 7KBC dei fratelli Rebuzzi e Nicolo Tagliabue, entrambi super apprezzati e venduti. Credo che in un mercato in forte crisi come quello dell’arte, dove nel 2024 si è registrato un calo del 30% sia fondamentale puntare su volti e prodotti nuovi, la gente è stanca delle solite cose americane, sopravvalutate e già viste e riviste. La gente ha bisogno di aria nuova, di gente fresca, capace di emozionare, credo sia finito il tempo delle grandi promesse d’investimento mai mantenute, molto meglio essere sinceri e spingere il cliente ad acquistare ciò che gli piace, senza promettere ciò che sai già non sarà mantenuto.”
“Un consiglio a chi compra arte? – precisa Tatyana Ibragimova, che della galleria di Mario Mazzoleni segue la parte promozionale marketing – puntare sulla galleria, creare un feeling con la fondamentale figura del gallerista e lasciarsi trasportare seguendo il cuore, non solo il nome. Gli artisti vanno e vengono. Lo scorso anno abbiamo visto artisti presenti con molte opere, che quest’anno erano di colpo spariti nel dimenticatoio. Le gallerie ci mettono la faccia e non spariscono, quelle rimangono, per questo è fondamentale seguire un percorso serio e collaborativo. I nostri clienti si sono complimentati per la scelta, per le opere anche monumentali. Abbiamo puntato tanto sulla scultura, pochissimi scultori in Fiera. Ma la scultura rimane per me l’anima dell’arte, molto più del dipinto.”
Soddisfatti anche gli organizzatori in virtù di numeri davvero prestigiosi in termini di presenze, e già pronti a lavorare alla prossima edizione 2026, perché quello di Bergamo sta diventando , anno dopo anno, un appuntamento importante per l’arte contemporanea italiana. Dopo Bologna e Milano la Baf è una delle migliori Fiere d’Arte in assoluto, non solo per i numeri ma anche per la qualità espositiva.