“Pianifichiamo insieme la città del futuro” è il titolo dell’incontro promosso dal Segretario della Lega di Stezzano, Luca Montanelli, previsto per venerdì 10 giugno alle 20.45 nella sala multimediale del Centro culturale “Il Cascinetto” di Stezzano.
All’incontro, oltre al Segretario Montanelli, parteciperanno Marco Bulgarini, ex Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Stezzano e Tiziana Drago, vice Presidente Cda casad i riposo di Stezzano.
Segretario Montanelli, perché questo incontro?
Ho pensato a questo incontro aperto a tutta la cittadinanza per fare un “bilancio” di questi tre anni di Amministrazione di centro-sinistra a Stezzano dove alcuni problemi sono sotto gli occhi di tutti. Ho pensato all’incontro pubblico proprio perché come Lega non vogliamo limitarci alla critica, ma anche all’elaborazione di proposte ed è per questo che invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare, ascoltare e contribuire in modo attivo a costruire insieme a noi la città del futuro.
A chi si rivolge?
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. Nei giorni scorsi ho parlato al telefono anche coi Segretari degli altri partiti di centrodestra e degli esponenti delle liste civiche. Ci tenevo a invitarli personalmente perché credo che, qualora fossero d’accordo con i nostri progetti, si possa costruire qualcosa insieme per il futuro. Spero raccolgano l’invito.
La vostra idea di futuro?
La nostra idea di futuro si basa su tre pilastri. Il primo riguarda la tassazione: è inaccettabile che in un momento storico in cui le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese a causa dell’aumento delle bollette, della benzina e delle materie prime a Stezzano si sia deciso di aumentare in modo esponenziale l’addizionale IRPEF e l’aliquota IMU. In Consiglio comunale io votai contro l’aumento delle tasse e spiegai le ragioni che mi vedevano contrario, ma purtroppo la maggioranza non mi ha ascoltato.
Il secondo pilastro?
Il secondo pilastro è l’ascolto delle minoranze: sono da tre anni in Consiglio Comunale e sono il Consigliere che ha presentato più mozioni. Dalla proposta di creare una commissione ad hoc per discutere tutti insieme, anche con le associazioni, di come spendere i soldi del PNRR, alla proposta di dare incentivi economici alle imprese di Stezzano che assumessero cittadini stezzanesi, ma penso anche alla proposta di impiegare i cittadini che percepiscano il Reddito di Cittadinanza in Progetti Utili alla Colletività (PUC) per evitare che stiano sul divano a non fare nulla e a prendere soldi pubblici. Tutte proposte discusse in Consiglio e bocciate dalla maggioranza. Questo modo di fare non ci piace e vogliamo una politica locale più collaborativa.
E infine?
Il terzo pilastro è dato dall’ambiente e dall’urbanistica. Non possiamo pensare, in nome di un ambientalismo da salotto, di non costruire nemmeno un’opera a Stezzano. Penso al blocco della costruzione della nuova biblioteca che era un’opera necessaria per la città e a cui si era arrivati dopo un percorso partecipato con la cittadinanza. Bloccare un’opera di questo tipo non ha alcun senso. Sono contrario a cementificare ovunque, a tutti piacciono le aree verdi, però bisogna capire che qualora un’opera è richiesta dalla cittadinanza e oggettivamente serve non si può non farla in nome di un ambientalismo in stile Greta Thunberg. L’ambientalismo serio che serve in una città come la nostra è quello che si preoccupa del taglio dell’erba, di tenere pulita la città dalla sporcizia e di contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti con lo stanziamento di fondi per acquistare più foto-trappole. Oggi a Stezzano ce ne sono solo quattro ed è chiaro che non bastano soprattutto dopo che è stata introdotto il nuovo metodo di raccolta dei rifiuti indifferenziati (la tariffa puntuale). Se una misura di questo tipo non è accompagnata da un forte investimento sulle foto-trappole è chiaro che l’abbandono dei rifiuti aumenta e ci si ritrova la città piena di sporcizia.