Biondi immobiliare

Giovane arbitro della Sezione di Seregno, Simone Sozza è tra i fischietti italiani più in voga. Ritenuto un emergente, decisamente bravo in altre partite fin qui dirette con piglio autoritario e capacità tecnica, ma non certo entusiasmante nel match di ieri a Gewiss Stadio di Bergamo tra Atalanta e Inter. Visto il livello dell’attuale classe arbitrale italiana non è facile collocarsi tra i migliori, e la prestazione fornita ieri dal fischietto brianzolo ne è la conferma. Incoerente sia sotto il profilo tecnico che disciplinare.

Ammonizioni a senso unico, come quella comminata alla panchina dell’Atalanta rea di aver protestato in occasione del sacrosanto rigore (che pollo Musso a compiere una uscita simile su un calciatore lanciato sul fondo) ma manca quella alla panchina dell’Inter.

Se Inzaghi ha trascorso più tempo fuori dall’area tecnica che al suo interno, come previsto dal regolamento, dovrebbero spiegarci cosa ci stanno a fare le linee per terra se poi il mister scorrazza su e giù per la fascia protestando in modo plateale come nel caso del presunto fallo sul difensore Dimarco. In questo caso nessun provvedimento, nessuna segnalazione del Quarto Uomo impegnato stabilmente davanti alla panchina di Gasperini…

Deludente anche la gestione tecnica, con una soglia di fallo altalenante. Regolare il contatto su Dimarco (io avrei fischiato fallo e nessuno avrebbe protestato) e falli sanzionati per episodi decisamente meno plateali. Questa alternanza di permessivismo ha macchiato una prestazione che ieri mi è parsa sicuramente insufficiente. Non mi è piaciuta nemmeno la gestione delle proteste, da entrambe le parti, con giocatori spesso sopra le righe anche a livello di gesticolazioni plateali.

Resta una bella partita, una buona Atalanta ed un arbitro da 5 in pagella, che avrà modo di crescere partendo da una linearità di condotta necessaria per arrivare ai traguardi che gli auguro, ma che non sono quelli visti ieri.

Voto 3 anche alla Curva interista, un condensato di stupidità con quei fumogeni lanciati in mezzo al campo a gioco in svolgimento. Curioso di vedere le sanzioni: l’avesse fatto la Curva Nord atalantina oggi si parlerebbe in modo decisamente negativo, ma ieri abbiamo avuto la conferma che gli stupidi persistono in tutte le curve d’Italia.

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