Si è svolto presso l’Istituto delle Suore Poverelle il terzo e ultimo incontro di riflessione e di preghiera sul tema: “La fraternità ferita: colpa pena perdono” in preparazione alla Solennità del Santo patrono di Bergamo, Sant’Alessandro. L’incontro, molto partecipato, è stato aperto dal Prevosto della Parrocchia di Sant’Anna in città il quale ha presentato i relatori della serata: Suor Margherita Zanchi delle Poverelle di Bergamo e dirigente di Casa Samaria e Don Dario Acquaroli del Centro Don Milani del Patronato San Vincenzo di Sorisole.
Casa Samaria è una comunità di accoglienza femminile nata nel 2005 dalla collaborazione tra Caritas Bergamasca e l’Istituto Palazzolo delle Suore Poverelle con l’obiettivo di offrire alle donne detenute in carcere, coloro le quali possono accedere ai benefici previsti dalla legge, la possibilità di usufruire delle misure alternative alla detenzione in un ambiente il più possibile familiare ed educativo. La comunità può accogliere un massimo di sei persone, ma grazie alla rete di servizi creata sul territorio, sono a disposizione alcuni appartamenti dove accogliere ospiti in maggiore autonomia, per un totale di ulteriori sei posti. Casa Samaria inoltre offre ai detenuti un sostegno stabile fuori e dentro l’Istituto penitenziario di Bergamo. Suor Margherita ha presentato come si svolge la giornata delle ospiti, del lavoro che fanno anche a favore delle donne che sono in carcere, della possibilità di studiare per ottenere un diploma, una specializzazione professionale. Casa Samaria opera da 25 anni è sostenuta dalla Caritas, dalla Fondazione del Patronato e da donazioni anche private. L’obiettivo è ridare dignità alle donne per poi costruire un avvenire terminato il periodo di detenzione.
Don Dario Acquaroli ha presentato poi il Centro Don Milani di Sorisole voluto da Don Fausto Resmini per accogliere anche in questa struttura giovani che possono usufruire di misure alternative al carcere, minori non accompagnati, del Servizio Esodo che svolge la propria attività principalmente presso la Stazione Autolinee. La Comunità Don Lorenzo Milani di Sorisole nasce nel 1978 per iniziativa di don Fausto Resmini e di un gruppo di volontari. All’interno della Comunità vengono ospitati principalmente minori e giovani in condizioni di disagio e devianza per i quali si propongono percorsi educativi e formativi al fine di consentire il loro recupero individuale. Inoltre, alcuni uomini senza fissa dimora vengono ospitati, per la notte, in alcune strutture della Comunità (“dormitorietto”). La finalità che la Comunità Don Milani si propone di raggiungere può dunque essere condensata in un unico concetto: consentire un recupero individuale e sociale di soggetti che sono portatori di un disagio esistenziale.
La finalità che la Comunità per minori di Sorisole si propone si può così sintetizzare: consentire un recupero individuale e sociale di soggetti che sono portatori di un disagio esistenziale. La persona viene messa al centro di qualsiasi discorso educativo o riabilitativo. La Comunità per minori di Sorisole è una struttura di tipo residenziale in cui sono alloggiati e assistiti minori, adolescenti e giovani con vissuti di disagio o devianza o che presentano problemi di abbandono o disadattamento sociale o familiare. A Sorisole vi è anche la raccolta di indumenti usati (esclusa biancheria intima) che vengono selezionati, lavati, sterilizzati e poi distribuiti tramite il Camper Esodo. Non è un Centro per coloro che fanno uso di droghe perché quelle persone hanno necessità di altra assistenza e per questo la Comunità si adopera per l’inserimento in Comunità di recupero. Importante è poi la Mensa alla Stazione aperta 365 giorni all’anno e fornisce pasti a più di 200/250 persone. Il “Servizio Docce” in Caritas in Via Conventino per circa 40 persone al giorno, il Dormitorio del Galgario. Importante è la collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Bergamo e di provincia