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Il sindaco di Valbrembo Claudio Ferrini (Lega) non ci sta ad essere accusato dall’ex collega Gianleo Bertrand Beltramelli di insensibilità amministrativa e debolezza sindacale nel far valere le ragione del Comune agli enti superiori in merito ai lavori in atto della Tangenziale Sud, nel tratto da Treviolo a Paladina (Villa d’Almè-Dalmine).




Per quanto riguarda le rotatorie, oggetto di una disperazione teatralmente strumentale, – precisa Ferrini, rispondendo alle riflessioni del suo predecessore -, faccio presente che gli elaborati tecnici del progetto del maggio 2007, consegnati al Comune di Valbrembo quando era sindaco, appunto Bertrand Beltramelli, presentavano una rotatoria ben più invasiva della presente. Evidentemente l’attenzione e l’autorevolezza del collega di allora non sono state così efficaci”.

Può spiegarci meglio?
Per meglio definire l’attendibilità del mio ex collega, risultano agli atti vari documenti che testimoniano che alla Conferenza dei Servizi del 24 aprile 2008, l’amministrazione Bertrand Beltramelli il ‘Comune di Valbrembo: esprime parere favorevole’ precisando che “il tracciato è già stato recepito nello studio del nuovo Piano di Governo del Territorio’. Inoltre nel documento del Parco dei Colli di due mesi dopo indirizzato alla Provincia (sempre a firma Bertrand) non vi è traccia di alcuna richiesta migliorativa da parte del Comune di Valbrembo. C’è poi una lettera al Comune di qualche settimana fa dove Bertrand afferma che “la Provincia interruppe i confronti con i Comuni sul progetto rinviando il tutto al 2010”. Evidentemente sostiene il falso e ci piacerebbe sapere se costui menta volontariamente, illudendosi di non essere scoperto, oppure se sia una nuova edizione del dottor Jekyll e mister Hyde. C’è poi da notare che durante il mandato di Bertrand non venne organizzata alcuna riunione pubblica né alcun punto all’ordine del giorno dei vari Consigli comunali riguardò la 470.

C’è dell’altro?
Si. Per esempio, non è vero quanto sostenuto da Bertrand quando cita il fatto che, durante il mio primo mandato, la decisione presa nel 2009 venne solo discussa in Commissione, senza alcun passaggio né politico, né pubblico.



Come sarebbero andate le cose?
La commissione istituita all’epoca venne formata da tecnici esterni e da rappresentanti esperti in materia che ogni gruppo consiliare scelse in piena autonomia. Quindi, anche dal gruppo di minoranza di Bertrand (dimissionario sin da subito) ci fu condivisione delle decisioni scaturite dalla Commissione le quali, correttamente, io portai alla Conferenza dei Servizi in Provincia. Oltre a ciò si instaurò uno stretto dialogo con l’architetto Giorgio Amadei, componente della lista “Nadia Sindaco”, nel massimo rispetto delle posizioni politiche e dei pensieri di ognuno, al quale venne fornito materiale tecnico e collaborazione che culminò, prima, in incontri comuni presso la Provincia e, poi, con la partecipazione del sottoscritto alla riunione pubblica sul tema dove, peraltro, Bertrand non partecipò.

Quali miglioramenti portaste al progetto?
Soprattutto verde lungo tutta la strada. Le dune che vediamo nelle rotatorie ne sono un esempio. Sono opere che migliorano il paesaggio circostante. Un respiro estetico che sarà fruito sia dai residenti, sia dagli utenti dell’infrastruttura. In particolare, la costruzione delle dune permetterà di mascherare la viabilità esistente e, al contempo, di contenere l’inquinamento acustico, diminuendo l’impatto ambientale.

E per quanto riguarda i problema idro-geologici, soprattutto nella zona di confine tra i Comuni di Mozzo e Valbrembo?
Fondamentale è stata la deviazione e il ridimensionamento (da 12 a 19 metri cubi al secondo di portata) dell’alveo del torrente Riolo per renderlo parallelo al lato orientale della strada. Verso ovest il stesso torrente scorre intubato attraversando la zona produttiva del Comune di Mozzo, prima di raccordarsi con l’attuale alveo. Una modifica progettuale che ha l’obiettivo di risolvere i problemi di allagamento che, in occasione di eventi meteorici importanti, creano pesanti disagi in località Pascolo dei Tedeschi, al confine tra Mozzo e Valbrembo. Questo dice come la mia amministrazione si stia interessando fattivamente della situazione in tutti i suoi aspetti, pur nei limiti della propria competenza territoriale, senza, però, fare sensazionalismo fuori luogo poiché a noi interessano i fatti concreti e non le comparsate.

In futuro in cosa sarete impegnati?
Al monitoraggio migliorativo della struttura in campo idro-geologico.

Bertrand qualificava il progetto delle rotatorie come “demenziale, folle, privo di buon senso”. Cosa ne pensa?
Tutti aggettivi che vengono autosmentiti nella lettera indirizzata alla Provincia di metà maggio dove afferma di condividere il progetto in cantiere. Evidentemente un conto sono le sceneggiate ad uso del pubblico, un altro sono le affermazioni presso gli enti superiori per competenza territoriale.

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