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Impareranno l’italiano, la matematica e la geografia come nelle altre scuole primarie della Bergamasca. Dovranno conoscere le filastrocche di Gianni Rodari, la storia degli Egizi e il teorema di Pitagora. Con una differenza: gli alunni faranno lezione in inglese. Non solo per quanto riguarda l’apprendimento dell’idioma anglosassone, ma anche le materie, come scienze, arte e musica, verrano veicolate in “English”.

È la rivoluzione della paritaria Scuola “San Giuseppe” di Valbrembo. Una novità che sarà presentata nei dettagli durante l’Open Day del 7 novembre, dalle 10 alle 15, nelle aule di via Sombreno.

Si partirà con una cinquantina di alunni che formeranno, nel prossimo anno scolastico, le due classi prime. Una primaria che diventa bilingue dove il 20% del curricolo (7 ore settimanali con la presenza anche di una insegnante madrelingua) saranno spiegate in lingua inglese. Il modello di riferimento sono alcune scuole statali del Milanese e della Brianza dove il bilinguismo è in fase sperimentale grazie al Miur.

Abbiamo capito che il futuro della “buona scuola passa anche da qui  –  spiega il preside Valter Cavenati  –  Per questo abbiamo deciso di fare la scommessa di introdurre l’inglese non solo come materia, ma anche come veicolo di insegnamento“.

I passaggi per trasformare una scuola tradizionale in una scuola bilingue comportano più di un ostacolo. Uno su tutti riguarda la formazione del corpo docente. “Abbiamo rimandato a scuola tutti i nostri insegnanti – aggiunge il preside – per essere in grado di padroneggiare l’inglese a tal punto da sostenere lezioni, preparare e correggere compiti in classe, interrogare gli alunni. Grazie alla collaborazione con il British Council i nostri professori, che già lavorano nella scuola, hanno frequentato e continueranno a farlo corsi intensivi di perfezionamento, di conversazione e scrittura”.

A Bergamo le scuole bilingue sono una rarità e non sempre sono alla portata di tutte le tasche. La Scuola San Giuseppe (espressione dell’impegno educativo della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo a Valbrembo) è quindi pronta per mettere in moto gli ingranaggi e partire grazie allo spirito d’iniziativa della cooperativa eduCARE, la quale, in continuità con l’opera dei Giuseppini, vuole aiutare i ragazzi a costruire la loro vita ispirandosi ai principi della libertà e della verità evangelica.

L’obiettivo è portare i bambini a raggiungere alla classe quinta un livello “A2” di inglese. “Significa – conclude Cavenati – che i bambini impareranno a familiarizzare con frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza come per esempio fornire informazioni personali oppure descrivere una attività. Sapranno descrivere in termini semplici aspetti della loro vita, dell’ambiente circostante nonchè esprimere bisogni immediati”. (Bruno Silini)

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