Se l’educazione, come dice Don Giussani nel libro “Il rischio educativo”, è “introduzione alla realtà totale, cioè alla realtà fino all’affermazione del suo significato”, la piattaforma Vativision fa esattamente questo. Il 23 giugno scorso Vativision ha festeggiato il suo primo compleanno. Inaugurata ufficialmente nel 2020, dopo 365 giorni di attività, i traguardi raggiunti parlano di una esperienza di valore in continua crescita sia a livello di utenti che di titoli visionabili: oltre 300 provenienti da più di 50 collaboratori.
Ogni film, documentario e serie TV viene passato al vaglio del comitato editoriale e inserito in una serie di percorsi di Cultura, Arte e Fede per l’arricchimento spirituale ed intellettuale della community di utenti, con la mission di “dare a tutti accesso alla più ampia e curata selezione di contenuti di carattere culturale, artistico e religioso ispirati al messaggio cristiano”.
Risalgono proprio ad un anno fa le parole di Papa Francesco il quale, nel corso della presentazione di VatiVision, aveva avuto modo di evidenziare come “l’ambiente digitale caratterizzi, sempre di più, il mondo contemporaneo e di come, larghe fasce di umanità, si immergono in tale habitat in maniera ordinaria e continuativa“. La necessità, quindi, di procedere con “genio creativo e responsabilità educativa” ad affrontare le sfide in questa nuova terra di missione sono, come affermano gli amministratori delegati di Vativision Elisabetta Sola e Nicola Salvi, all’origine “del loro impegno nello sviluppo del progetto in questo primo anno di vita“.
Proviamo a porre alcune domande ad Elisabetta Sola amministratore delegato di Vativision per approfondire la mission di questa piattaforma:
Proprio oggi che le fonti sono potenzialmente infinite e ciascun utente ha accesso (più o meno) diretto e libero ad una moltitudine di informazioni; qual è il carattere distintivo di questa piattaforma rispetto a suoi diretti competitors come Netflix, Amazon Prime Video e Disney +?
Il carattere distintivo di VatiVision è nella selezione dei contenuti della piattaforma. Tali contenuti sono ispirati al messaggio ed ai valori cristiani. Non esistono altre realtà nel mondo delle OTT che abbiano una connotazione cristiana o che abbiano, all’interno delle proprie selezioni, la parola “Fede”. VatiVision si distingue per questo. L’offerta cristiana, valoriale e sociale nei film, nei documentari e nelle serie tv che proponiamo al pubblico, si può trovare solo ed esclusivamente all’interno della nostra piattaforma. L’ intento è quello di contribuire a diffondere il messaggio cattolico nel mondo. Papa Francesco, un anno fa, quando gli abbiamo presentato il progetto nel giorno della messa online, ci ha detto di “procedere con genio creativo e responsabilità educativa”. Quelle parole sono diventate la nostra missione.
Un bel film e/o un prodotto multimediale di qualità ha un valore sociale, a mio avviso, al pari di un’opera presente in un museo: a quali delle vostre produzioni “mettereste la cornice”?
Metteremmo la cornice a tre produzioni che per loro natura sono degne rappresentanti della ricca offerta editoriale della nostra piattaforma.
Innanzitutto “Vizi e Virtù. Conversazione con Francesco”, una serialità che costruita attorno alla conversazione inedita tra Papa Francesco e Don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, propone un viaggio alla scoperta di storie ordinarie e straordinarie in bilico tra vizi e virtù. A seguire “La mia autostrada per il cielo”, un documentario a cui siamo molto affezionati e che racconta la breva ma intensissima vita del beato Carlo Acutis. Carlo è un ragazzo normale, ed è proprio in questa normalità che risiede la sua straordinarietà. Muore a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, lasciando nel ricordo di tutti coloro che l’hanno conosciuto un grande vuoto ed una profonda ammirazione per quella che è stata la sua breve ma intensa testimonianza di vita autenticamente cristiana. A chiudere un documentario biografico sulla pittrice guerriera Artemisia Gentileschi, una donna, un’artista dall’intensa vicenda umana che nel 1600, grazie al talento e alla volontà, rompe gli schemi di una cultura ancora poco propensa a permettere l’espressione del talento femminile.
Navigando sulla vostra piattaforma l’utente entra in un dialogo digitale con la cultura cristiana: quali sono le principali idee di valore che volete proporre affinché, anche un non credente, si possa sentire a casa con i vostri prodotti?
Si possono trovare documentari e film dalla chiara valenza sociale. Questi temi non sono ad appannaggio esclusivo del mondo cristiano. Ne fanno parte e sono parte fondamentale del messaggio ecclesiale. Sono, però, temi inclusivi. Ognuno di noi, credente o non credente, quando entra in VatiVision può trovare un’ampia libreria di titoli che tocca i sentimenti di tutti.
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